Gent.mo arch. Manuela Faustini Fustini,
la sua nota, stimolata dalla segnalazione della Soprintendenza, anche se corretta nell’indicazione della procedura da seguire per gli interventi sui muri nella città storica, appare a dir poco stupefacente e sicuramente inadeguata alla situazione alla quale fa riferimento.
Le modalità di intervento che lei richiama, da noi ben conosciute, debbono fare i conti con la situazione di partenza, con i mezzi a disposizione, con le capacità tecniche dei cittadini volontari e con le condizioni di sicurezza sul lavoro che dobbiamo garantire loro per gli interventi superiori ad una certa altezza. In questo quadro la richiesta di farci “parte promotrice per provvedere … di eseguire le dovute velature di accompagnamento che raccordino il colore della parte inferiore con quello della parte superiore” appaiono, sorprendenti e inopportune.
La situazione di degrado fisico della Via Petroni è ben conosciuta. Gli interventi che i cittadini, volontariamente ed a loro spese, stanno eseguendo stanno modificando drasticamente questa situazione con grande soddisfazione di tutti. Qualche errore nella correttezza “filologica” degli interventi è ampiamente compensata dal netto miglioramento della situazione e dal nuovo volto che sta assumendo la strada. D’altra parte tutti gli edifici della strada non hanno classificazione, tranne quello al n. 2 “edificio di interesse storico architettonico” che è solo marginalmente interessato dall’intervento. Anche in questo caso però la situazione precedente era a dir poco “scandalosa” e la nuova, con la parziale rintonacatura di ampie parti del paramento, ha ridato “dignità urbana” a quell’angolo. […]
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